Sapete il perche?
Bhe...ora ve lo spiego!
Iniziamo col
dire di che cosa stiamo parlando .
Siamo in classe, tutti in circle time, un pò agitati per il fatto che avremmo incontrato un rifugiato del centro Astalli.
Voi vi chiederete cos'è, per chi non non lo sa il centro Astalli è un'associazione o un luogo dove
si rifugiano appunto donne con o senza bimbi, uomini, ragazzi, pk fuggono dal
proprio paese dove c'è o la guerra o la
fame o altre situazioni di pericolosità.
Ma ora inizia il bello: lui entra in classe con una dipendente del centro Astalli e si siedono anche loro in
cerchio con noi...ma la prima a parlare è lei che ci spiega un pò come
funziona il tutto, e devo dire la verità, in quel momento mi stavo annoiando
tantissimo perché non era la prima volta che facevamo un'incontro con un
rifugiato, anche l'anno precedente l'abbiamo fatto, quindi noi sapevamo un pò
come funzionava.
Comincia finalmente a parlare il rifugiato,
ma una cosa che non vi ho detto, una cosa
che io ho notato subito appena è entrato è che era albino.
Per chi non sapesse
cos'è l'albinismo, è una malattia provocata dalla mancanza di melanina, infatti loro non
possono stare sotto al sole per tanto tempo, hanno la pelle chiarissima, gli
occhi sono di un celeste chiarissimo e hanno i capelli sul biondo bianco.
Ma arriviamo al sodo della sua storia, lui quindi incomincia a parlare,
e noi ad ascoltarlo,e racconta appunto di quando è scappato dal suo paese , la
Nigeria, perchè in quei posti per chi non lo sapesse, gli albini vengono perseguitati e uccisi, perché i loro organi sono di grande valore.E infatti lui è proprio
scappato per questo motivo, ci racconta che un giorno, ora non mi ricordo
di preciso, ma credo che gli spaccarono qualcosa in testa e lui si risvegliò in
un posto, con delle persone che non conosceva affatto che volevano ammazzarlo ma
poi alla fine lo hanno lasciato andare.
A me ha colpito una cosa in particolare :che lui ad un certo punto ci ha chiesto di alzare le mani per capire quanti eravamo
ad avere entrambi i genitori romani e fin lì quasi tutti, poi la stessa cosa ha chiesto per
i nonni e si vedeva che le mani alzate erano meno e poi ancora per i
bisnonni e le mani erano veramente pochissime.
Ecco vedete il messaggio che lui
voleva lasciare a noi è proprio questo: in fondo noi tutti siamo degli emigrati che scappano dal proprio
paese. Per tante ragioni, e non ci dovrebbe essere tutto questo razzismo nei confronti delle
razze diverse dalla propria perchè quello che non capisce molta gente è che siamo tutti umani e tutti
possiamo fare della nostra vita ciò che vogliamo e se nasciamo in un
determinato modo non è colpa nostra.
Non siamo noi quelli sbagliati, ma lo siete voi!
Giulia
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