L’11 febbraio 2020 la
fondazione del centro Astalli ci ha proposto un incontro con un rifugiato.
Questo per favorire una
nostra riflessione sul tema delle migrazioni e ascoltare la sua storia di vita.
Questo ragazzo veniva dalla
Nigeria e ci ha raccontato come ha affrontato la sua vita difficile fin da
bambino.
Il suo paese è povero e la
sua famiglia non aveva abbastanza soldi per mantenere i suoi cari.
Da bambino veniva anche
sfruttato dalle persone in cambio di neanche un soldo e del cibo.
La sua vita da bambino fu
tragica sia per lui che per tutte le famiglie del suo paese.
Tra l’altro il paese era in
guerra e ogni famiglia aveva il compito di resistere il più possibile e
mantenere sana la famiglia.
Questo ragazzo ha
combattuto ogni attimo della sua vita e non ha mai mollato per nessun motivo!
Da grande è venuto in
Italia, a Roma, per cercare lavoro.
Poi e’stato aiutato dal centro Astalli.
Questo è quello che ci ha
raccontato.
È stata un’esperienza
fantastica che mi ha incuriosito moltissimo, la sua vita mi ha fatto capire
molto e non vedo l’ora di rifare un esperienza simile!
Matteo
Anche per me l'incontro con
il rifugiato è stato molto interessante e illuminante , per noi alunni, perchè
abbiamo scoperto le realtà di alcuni paesi che sono rimasti ancora
antidiluviani. Il rifugiato tanto generosamente ci ha raccontato un po'
della sua vita e delle sue sofferenze, ci ha confessato che lui era nato albino,
cioè aveva una mancanza di melanina nel sangue. Nel suo paese le persone albine
venivano sottovalutate e prese in giro, durante il suo racconto ha detto che un
giorno lui era andato a fare una passeggiata, a un certo punto era stato rapito
da alcuni ragazzi, i quali lo avevano minacciato che se lo avessero incontrato
di nuovo, non sarebbe più tornato a casa.
Ora si trova
in Italia al Centro Astalli dove è aiutato dai volontari del centro.
Questa storia
che lui ci ha raccontato mi ha molto sensibilizzato ed è stata un'esperienza
che mi ha colpito e mi ha fatto capire la realtà del suo paese.
Simone
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