E voi avete
mai avuto un incontro con un giovane scrittore che parla attraverso delle
lettere sugli aspetti del fascismo?
Beh, noi
abbiamo proprio avuto questa fantastica occasione di poterlo incontrare.
Vi starete
chiedendo chi abbiamo incontrato… è facile:
Daniele Aristarco.
Lui scrive
in particolare su ciò che più lo appassiona, e nell’ultimo libro parla del
fascismo, dei suoi aspetti più intimi e di quello che lo colpisce tra le
differenze di ieri e di oggi.
L’incontro
è stato molto appassionante e, avendo letto il libro, ognuno di noi aveva dei
dubbi da chiarire e delle domande per Daniele.
Durante le settimane precedenti all’incontro, in classe con le nostre
professoresse di italiano e storia, abbiamo letto il suo ultimo libro, “Lettere
a una dodicenne sul fascismo di ieri e di oggi”.
Vorrete
sicuramente sapere da cosa ha avuto ispirazione per scrivere questo libro, o
semplicemente perché dover paragonare il fascismo di ieri e di oggi e vi dirò
di più, abbiamo avuto anche noi le stesse perplessità!
Daniele ha
avuto l’idea del libro durante una giornata in una classe in cui doveva
presentare un altro suo lavoro su Shakespeare, e girando tra i banchi, si
accorge della scritta “DVX” incisa su un banco vuoto, e sembrava proprio la
stessa che era sul suo quindici anni prima.
La proprietaria di quel banco era
Giulia, una ragazza assente, e così inizia a scriverle e a spiegarle, a farle
domande e a incuriosirsi, sperando che un giorno, questa Giulia legga il libro
e abbia il coraggio di rispondergli e colmare tutti i dubbi dell’autore.
L’incontro
è stato davvero interessante e grazie al libro ho scoperto tante curiosità sul
fascismo che neanche immaginavo.
Ovviamente
all’incontro con l’autore non poteva mancare una Giulia, la nostra, con cui ha scherzato e
dialogato a lungo.
Ci ha anche
detto che le risposte da “Giulia” gli sono arrivate… ma non era Giulia, erano
mamme o anche papà che scherzando si sono firmati con il nome dell’interessata.
Daniele
durante l’incontro ci ha dedicato tutta la sua attenzione e ha portato per noi
un ospite, Giufà Galati, il quale si è definito suo fratello data la loro
stretta amicizia.
Ovviamente
alla fine di tutto l’incontro le nostre prof. avevano preparato un piccolo
ricordo per il nostro scrittore, il quale è rimasto molto colpito dalla nostra
partecipazione e dalla nostra accoglienza.
Molti di
noi che avevano comperato il suo libro si sono fermati più a lungo per avere
una firma o una dedica da Daniele.
È stata
un’esperienza davvero molto interessante e originale, sicuramente ci ha fatto
incuriosire e appassionare ancora i più sul fascismo!
Spero di
poter vivere e raccontare nuovamente esperienze come questa… un saluto!
SARA
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