venerdì 10 aprile 2020

Io resto a casa


Ho deciso di affrontare un argomento per me molto importante perché è di attualità e perché mi ha sensibilizzato molto.
Sto parlando del “coronavirus”.
Personalmente sono terrorizzata da tutto ciò, eppure c’è gente che ancora non ha capito la gravità della situazione.
Scuole, palestre, negozi, piscine, bar, viaggi di tutti i tipi, con nave o aereo, bloccati o rimandati…. Tutto chiuso.
Il governo ha detto che dobbiamo restare il più possibile a casa per far sì che questa epidemia non si espanda più di quanto abbia già fatto. Quindi dobbiamo stare in “quarantena”, eppure c’è gente che se ne frega.
Un sacco di persone sono contagiate e tante stanno morendo, nonostante tutto c’è gente che si rifiuta di prendere una qualsiasi precauzione, riunendosi per aperitivi e cene.
Sembra non importargli neanche degli innumerevoli appelli lanciati in TV e via social network da svariati personaggi famosi, che invitano a rimanere a casa.
Fortunatamente stanno sperimentando alcune nuove cure ed il nostro paese è quello che per primo ha isolato il virus.
Questo virus ha colpito tutto il mondo e, mentre l’Italia è già tutta “zona rossa”, altri paesi europei e non stanno vedendo aumentare i contagi in modo esponenziale.  Sono tutti concordi nel ritenere che nelle prossime settimane ci sarà un picco dei contagiati e nessuno sa bene quali potranno essere le conseguenze di tutto questo.
Fortunatamente c’è una bella notizia, ovvero ci sono dei guariti ma, per i nuovi contagiati la situazione si aggrava ancora di più perché i posti letto stanno scarseggiando.
I medici rischiano la loro vita perché sono a contatto con molte persone malate ogni giorno e gli strumenti di protezione, come le mascherine, i guanti ed i disinfettanti per le mani non si trovano o hanno raggiunto prezzi esagerati.
Tutte le persone rischiano di contagiarsi ma le persone più anziane, vista la loro età e spesso per le loro condizioni di salute non sempre buone, sono ad oggi i soggetti più a rischio della vita.
Comunque il virus sta iniziando a contagiare anche molti giovani e giovanissimi.
La situazione che a me fa rabbrividire è che se i posti letto per la terapia intensiva inizieranno a scarseggiare, i medici saranno costretti a scegliere chi curare, scegliere tra giovani ed anziani, tra me ed i miei nonni.
Gli unici aspetti positivi che trovo in tutta questa situazione assurda è che stando a casa possiamo riscoprire cose nuove, possiamo stare in famiglia e dedicare del tempo a noi stessi ed ai propri cari, cosa che non sempre ci è stata possibile a causa delle tante cose che siamo costretti a fare ogni giorno. Infine stiamo imparando ad usare nuovi strumenti per comunicare e vederci a distanza, sia con i miei amici e soprattutto con la mia classe. Riusciamo a svolgere compiti e studiare attraverso il PC con videoconferenze e lezioni on-line.
Ricordiamolo sempre, tutti …STIAMO TUTTI A CASA…



Chiara

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