Ho deciso di affrontare un
argomento per me molto importante perché è di attualità e perché mi ha
sensibilizzato molto.
Sto parlando del “coronavirus”.
Personalmente sono terrorizzata
da tutto ciò, eppure c’è gente che ancora non ha capito la gravità della
situazione.
Scuole, palestre, negozi,
piscine, bar, viaggi di tutti i tipi, con nave o aereo, bloccati o rimandati….
Tutto chiuso.
Il governo ha detto che dobbiamo
restare il più possibile a casa per far sì che questa epidemia non si espanda
più di quanto abbia già fatto. Quindi dobbiamo stare in “quarantena”, eppure
c’è gente che se ne frega.
Un sacco di persone sono
contagiate e tante stanno morendo, nonostante tutto c’è gente che si rifiuta di
prendere una qualsiasi precauzione, riunendosi per aperitivi e cene.
Sembra non importargli neanche
degli innumerevoli appelli lanciati in TV e via social network da svariati
personaggi famosi, che invitano a rimanere a casa.
Fortunatamente stanno
sperimentando alcune nuove cure ed il nostro paese è quello che per primo ha
isolato il virus.
Questo virus ha colpito tutto
il mondo e, mentre l’Italia è già tutta “zona rossa”, altri paesi europei e non stanno vedendo aumentare i contagi in modo esponenziale. Sono tutti concordi nel ritenere che nelle
prossime settimane ci sarà un picco dei contagiati e nessuno sa bene quali
potranno essere le conseguenze di tutto questo.
Fortunatamente c’è una bella
notizia, ovvero ci sono dei guariti ma, per i nuovi contagiati la situazione si
aggrava ancora di più perché i posti letto stanno scarseggiando.
I medici rischiano la loro vita
perché sono a contatto con molte persone malate ogni giorno e gli strumenti di
protezione, come le mascherine, i guanti ed i disinfettanti per le mani non si
trovano o hanno raggiunto prezzi esagerati.
Tutte le persone rischiano di
contagiarsi ma le persone più anziane, vista la loro età e spesso per le loro
condizioni di salute non sempre buone, sono ad oggi i soggetti più a rischio
della vita.
Comunque il virus sta iniziando
a contagiare anche molti giovani e giovanissimi.
La situazione che a me fa
rabbrividire è che se i posti letto per la terapia intensiva inizieranno a
scarseggiare, i medici saranno costretti a scegliere chi curare, scegliere tra
giovani ed anziani, tra me ed i miei nonni.
Gli unici aspetti positivi che
trovo in tutta questa situazione assurda è che stando a casa possiamo
riscoprire cose nuove, possiamo stare in famiglia e dedicare del tempo a noi
stessi ed ai propri cari, cosa che non sempre ci è stata possibile a causa
delle tante cose che siamo costretti a fare ogni giorno. Infine stiamo
imparando ad usare nuovi strumenti per comunicare e vederci a distanza, sia con
i miei amici e soprattutto con la mia classe. Riusciamo a svolgere compiti e
studiare attraverso il PC con videoconferenze e lezioni on-line.
Ricordiamolo sempre, tutti
…STIAMO TUTTI A CASA…
Chiara